lunedì 13 dicembre 2010

November Rain

E' piovuto, tanto, sul mondo calcio a novembre.

E' piovuto sull'assegnazione al Pallone d'oro, che ha visto in finale tre giocatori del Barça (Xavi, Messi e il favoritissimo Iniesta), con tanti saluti a Sneijder, personalmente il mio favorito. Evidentemente un goal in finale di un campionato del Mondo basta e avanza per aggiudicarsi l'ambito (?) trofeo, a discapito di prestazioni importanti che ti portano a vincere Campionato, Coppa Italia, Champions League e arrivare in finale ai Mondiali.

E' piovuto sui nostri campi, sempre più deserti, e sempre meno giocabili (un'occhiata a Chievo-Roma per rendersene conto). Prima di guardare ai preparatori atletici farei fare un esame di coscienza ai gestori degli stadi, dall'erba fino alle tribune, a volte impraticabili per altri motivi.


E' piovuto sul povero Bologna, che mira ad una salvezza senza avere soldi nel portafoglio (letteralmente), contro l'infamia dell'ex presidente Porcedda scappato creando un buco nella società, con una penalizzazione di almeno 1 punto.

E' piovuto su Josè Mourinho e il suo Real, che poi tanto Real non è stato, dato che ha preso 5 schiaffi nel superclàsico contro il Barça. Un tifoso esultava dicendo "Cantera latidos Cartera", ovvero il vivaio batte il portafoglio. Non ha bisogno di commenti.

E' piovuto sulla Serie A il Milan, forse il vero Milan di Allegri; sicuro, cinico, grintoso e vincente. Ibrahimovic si conferma l'uomo più decisivo del Campionato per ora, ma anche la Juventus con il suo Milos "furia ceca"  Krasic non sembra avere intenzione di mollare.

E' piovuto infine sui talenti "riscoperti" del campionato. Senza gli eterni Di Natale, Crespo, Di Vaio ci sarebbe meno amore in questo sport.

giovedì 2 dicembre 2010

Blatter sceglie il petrol-calcio

Ieri sera è stata scritta, trattato in maniera abbastanza timida dai quotidiani, una pagina storica, o perlomeno una svolta epocale nel mondo del calcio. Per la prima volta i Campionati del Mondo si disputeranno in Russia e in Qatar (sì non c'è nessun errore di stampa). Tra 8 anni infatti tutti gli occhi degli spettatori calcistici voleranno a Mosca, San Pietroburgo, Volgograd...e addirittura una finale a Doha (!) non me la sarei davvero mai immaginata. Segno dei tempi che cambiano, l'èlite del calcio si inchina all'èlite pecunaria, con un bel arrivederci alle intenzioni e agli sforzi di Inghilterra, Spagna&Portogallo, Olanda-Belgio.
Tant'è, ne prendiamo atto e magari tra qualche anno ci sembrerà normale tutto questo.

Di normale c'è che l'Italia ancora una volta guarda dalla finestra l'ennesima occasione con il binocolo, sperando ancora una volta in un miracolo di un Grosso o Materazzi. E lo fa ora.
 

Questi i sorprendenti risultati:


MONDIALI 2018
1a votazione: Inghilterra 2; Olanda-Belgio 4; Spagna-Portogallo 7; Russia 9. (Inghilterra eliminata)
2a votazione: Olanda-Belgio 2 voti; Spagna-Portogallo 7; Russia 13 (maggioranza assoluta)

MONDIALI 2022
1a votazione: Australia 1; Giappone 3; Corea 4; Qatar 11; Usa 3. (Australia eliminata)
2a votazione: Giappone 2, Corea 5; Qatar 10, Usa 5. (Giappone eliminato)
3a votazione: Corea 5; Qatar 11, Usa 6. (Corea eliminata)
4a votazione: Usa 8, Qatar 14.

martedì 30 novembre 2010

Barça, delitto perfetto

La vendetta si sa, è un piatto che va servito freddo, molto freddo, diciamo verso la fine di Novembre.
Era dalla sera del 28 aprile che Pep Guardiola progettava , in silenzio e con un sorriso sornione, il giusto modo di umiliare il rivale Mourinho. Con l'Inter la prova corale di difesa aveva tenuto la nave a galla e fatto passare l'Inter verso una ben più facile finale, ma ieri non c'è stata storia. "Aggrediti", "sbeffeggiati" scrivono i giornali spagnoli dei giocatori del Real Madrid, ma il bersaglio è lui, lo specialone da Setubal, che per la prima volta perde 5-0 una partita, anzi, LA partita.
C.Ronaldo & Co. annullati da Dani Alves e Puyol, Messi e Villa sontuosi, Xavi e Iniesta immensi. In ogni reparto le merengues sono state superate e di molto. Mou non ha saputo mantenere l'equilibrio per il quale le sue squadre vanno in trasferta e riescono ad espugnare i campi. Ma in Cataluña l'arresa è stata praticamente imminente.
Con la beffa (giusta) dell'espulsione di Sergio Ramos, questa volta non comandata dalla panchina.

giovedì 25 novembre 2010

Tripletta Italia, era ora

Comunico, con una certa tristezza di fondo, il fatto che le squadre italiane hanno vinto tutte e tre contemporaneamente nel loro girone di Champions. Era  infatti dal lontano ottobre 2006 che non accadeva tutto ciò, quando Inter, Milan e Roma s'imposero nei rispettivi match. Dopo di che, 4 anni bui, almeno fino a ieri.
Il Milan di classe, la Roma di rabbia, l'Inter di cuore, tre modi di portare a casa i tre punti fondamentali ; se appartemente senza grosse fatiche il Milan è andato a vincere in Francia contro l'Auxerre, per Inter e Roma è stata ben più arduo il discorso. I lupacchiotti, autori di una vera e propria ribalta ( da 0-2 a 3-2) hanno definitavmente scacciato gli ultimi fantasmi Europei, che chissà per quale strana ragione blocca(va?) i giallorossi nelle partite che contano.
Per i nerazzurri la vittoria sul Twente è stata un sollievo calcistico, e non solo in chiave Europea.
E' stata l'ultima apparizione di Eto'o a S.Siro nel 2010 vista la squalifica per il gestaccio di domenica a Cèsar, ma a firmare il successo ci ha pensato il cuchu Cambiasso, anch'egli in difficoltà in quest'avvio di stagione.
Allegri, Ranieri e Benitez, tre modi diversi di fare calcio, medesimo risultato.
Speriamo non facciano come Paganini.